Un po’ di baresità in cielo

 

Con Mariolina De Fano, scompare un icona della comicità barese; essa, è stata per anni il simbolo della commedia non solo vernacolare; ma, anche del cabaret, ha partecipato come attrice in film per il cinema e la televisione sempre come: attrice non protagonista, quasi sempre in coppia, con un altro pilastro della cultura dialettale e cabarettistica-teatrale, il grande Nicola Pignataro.

La ricordo ai primi esordi; quando, interpretò il ruolo di Pasquina, una sposina bigotta ed ingenua nel brano-macchietta dall’omonimo titolo, scritto e cantato dal maestro Gianni Ciardo (1978), uno dei pionieri della comicità dialettale di terra di Bari.

E poi, lo spot di un noto mobilificio dove, assieme a Pignataro, nei panni di un ragazzo “stratirero”, indaffarato a lanciar palline di gomma, con la fionda, interpretò il ruolo di una vecchia, in cerca d’informazioni sul pubblicizzato mobilificio.

Infine, voglio ricordare la sua partecipazione come attrice non protagonista nel film: pover’ ammor’ (1979), tratto dall’omonimo brano, diretto da Vincenzo Salviani e interpretato dal cantante neo melodico Carmelo Zappulla.

Fino a ieri l’altro, collaborava con il noto barzelletiere e attore  barese Uccio De santis nei vari Mudu, seguitissima  serie televisiva, in onda su l’emittente locale pugliese tele norba.

Qualche mese fa, l’ho sentita telefonicamente “io lavoro in un ospedale privato barese come centralinista”, chiedeva informazioni su di un medico perché, accusava dei problemini di salute.

Non vi nascondo che, mi fece piacere parlare con un artista del calibro di Mariolina; Le dissi che scrivevo anch’io vernacolo della mia città Corato gli fece piacere e si sentì subito a suo agio.

Ho appreso la notizia della sua scomparsa dall’emittente televisiva tele norba , son rimasto male e subito, mi son ricordato della sua telefonata in ospedale.

Mariolina De Fano, sia un punto di riferimento dei nostri giovani; in modo particolare di quei ragazzi e ragazze che decidono d’intraprendere la carriera di attori e attrici teatrali e cabarettisti, non vi scordate mai del dialetto che, rappresenta la radice culturale del nostro sud, mettetecelo sempre nei vostri spettacoli; Mariolina, in questo, è stata una maestra, nelle varie interpretazioni, ce lo metteva sempre; e c’aggiungo una nota di colore anche un pizzico d’erotismo casereccio nell’interpretare battute e frasi a doppi sensi.

Con essa, vola in cielo, un po’ di baresità; che si alzi il sipario in paradiso; in modo tale che, anche gli angeli e i santi possano sorridere ascoltando le tue poesie e battute.

Ciao Mariolina, che la terra ti sia lieve.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”.