Ma la Meloni va aiutata? (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Premesso che, come più volte ribadito, chi scrive, è ideologicamente lontano “dico ideologicamente” lontano dalle idee della destra e più specificatamente da FDI e Giorgia Meloni.”

Premesso e ribadito questo, credo che la manovra approvata dal governo da lei presieduto, merita due chiavi di lettura, una positiva e l’altra negativa.

Partiamo da quella positiva.

Penso che vada apprezzato lo sforzo di questo governo affinché, si dia un po’ di ossigeno in più a lavoratori dipendenti e pensionati, seppur non è un intervento risolutivo ma “come si dice in gergo Palliativo” rappresenta un piccolissimo passo verso un più corposo adeguamento di stipendi e pensioni al ritmo di vita.

Tuttavia sarebbe stato più opportuno introdurre un meccanismo automatico di adeguamento tipo scala mobile.

La chiave di lettura negativa è rappresentata dalla progressiva abolizione del reddito di cittadinanza, una misura assistenziale che sarebbe stato più opportuno renderla funzionale all’effettiva ricerca di uno status occupazionale vero del percettore.

Siffatto provvedimento abrogativo rischia seriamente di innescare un pericoloso conflitto sociale che riporterebbe la pseudosinistra al governo del paese.

Ma la Meloni va aiutata?

Perla prima volta, chi scrive, si trova d’accordo con l’affermazione di Calenda, ovvero la Meloni “che su queste stesse colonne, ebbi a definire: “sirena italica”, va aiutata; va aiutata sì, ma a fare da destra, cose “che possono essere definite sinistre” e che la sinistra, non è stata capace di fare.

Infine, se il governo Meloni riuscisse a rendere l’Italia meno succube dell’Europa e non scivolasse nel fanatismo e integralismo ideologico, sarebbe un altro punto a suo vantaggio; come sarebbe un punto a suo vantaggio se ponesse la parola fine, con atto d’imperio alla strategia terroristico-sanitaria posta in essere dai medici addomesticati, sponsorizzati dalla falsa sinistra.

La Meloni va aiutata a cambiare in meglio questo paese.

M. L. “scrittore e opinionista”