Il covid 19 e il pensiero “unico o uniformato”

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Carissimi lettori carissime lettrici

Questa storia del covid-19  “virus esistente, artefatto ma, esistente”,  non ha fatto altro che rafforzare la teoria neo-liberista del pensiero unico o, uniformato ad un governo che prende le sue decisioni  in maniera del tutto dipendente da un comitato tecnico-scientifico diretta espressione di multinazionali del farmaco che hanno tutto l’interesse a creare panico fra i cittadini finché, si trovi un vaccino che a dir loro possa sconfiggerlo,.

Il perché, è presto detto.

Il 2 giugno u.s. l’opposizione di centrodestra ed io ci aggiungo alcune frattaglie di sinistra di alternativa, in maniera del tutto separata, sono scese in piazza per chiedere al governo, un inversione di rotta rispetto alle politiche fatte di promesse e di slogan, fino ad ora, perseguite.

Orbene, tale manifestazione perfettamente legittima ed autorizzata, ha scatenato l’ira dei giornaloni e giornalai di regime che hanno preso a pretesto, udite, udite: “l’assembramento e lo scarso uso di mascherine”per poter criticare aspramente chi osa disturbare il manovratore: mister Fantasy conte Venasio. “mi perdonerà il giornalista e scrittore mio conterraneo biscegliese Marcello Veneziani se ho preso in prestito una sua definizione dell’attuale premier.”

Premesso che, fra me e questa opposizione, vi è una differenza ideologica abissale; salvo trovarmi d’accordo su alcune proposte vedi la sburocratizzazione, la pace fiscale “per tutti e non per pochi” ed infine la celerità mancata di questo governo mister fantasy che si è creato un gruppo social di teenager ed anche di lady sfaccendate “le bimbe di Conte”, nell’ erogare cassa integrazione, prestiti e quant’ altro serve per fronteggiare la crisi economica perché non in grado d’imporsi su un sistema bancario prepotente e  forte con i cittadini ed elemosinante con i vari governi che, si sono succeduti quando si tratta di chiedere il salvataggio di  qualche istituto di credito barcollante; reputo che sia un suo diritto, dovere manifestare il proprio pensiero e le proprie proposte difformi dal regime piddino, grillino, sinistrato-vendolino venutosi a creare in Italia specie durante il periodo pandemico e post-pandemico .

Come se non bastasse, a benedire tale status quo ci si mette anche l’esimio presidente della repubblica; “stante alla costituzione,  garante di tutti i cittadini”; che, ha chiesto unità nazionale per favorire la rinascita di questo paese post-covid.

Unità nazionale a pro di che?

Semplice; si vuole garantire a questo governo assuefatto ai poteri forti la barriera protettiva dalle minacce d’imboscata e ricattatorie di Renzi  e tirare a campare fino alle prossime elezioni politiche “Spero quanto prima possibile” onde garantirsi un eventuale bis e poter eleggere un ennesimo presidente della repubblica della loro parte.

Un ultima considerazione riguarda le recenti affermazioni del prof Zangrillo, non allineate ai non allineati;  immediatamente, è scattata la macchina dissacratoria dei mass media del regime e degli scienziati addomesticati ;secondo i quali costui, dice castronerie ed è il medico personale di Berlusconi.

Questo, signore e signori, si chiama: imposizione del pensiero unico uniformato all’establishment di sistema dominante; che, non tollera il dissenso,nel nostro caso, giustificato da un emergenza sanitaria sempre più priva di utilità, in quanto il virus sta perdendo continuamente consistenza; e non lo dice solo Zangrillo, lo dimostrano di continuo i dati giornalieri decrescenti.

Morale della favola: “tale stato emergenziale e di dittatura sanitaria, è in piedi per mantenere e favorire il business dei dispositivi di sicurezza in molti casi inutili e dannosi  e ovviamente in attesa di un vaccino che più si addice alle multinazionali del farmaco; fa nulla che, il distanziamento sociale, altro metodo di nazifascista memoria, sta creando un clima d’odio fra le persone.”

p s. “se i contagi aumentano e ci sono nuovi decessi, è colpa di Salvini e Meloni.”

Ah, scusate tanto prima, ero di sinistra a scanso di equivoci.

Mimmo Lastella scrittore e opinionista.