Tre richieste irrinunciabili per dialogare col governo

Carissimi lettori, carissime lettrici

Abbiamo chiaramente udito dalla viva voce del presidente della repubblica: “Sergio Mattarella”e dai suoi organi di riproduzione, l’esortazione  a tutti i partiti di collaborare col governo affinché, si possa far ripartire il paese dopo il lokdown post-pandemico.

Credo che i partiti d’opposizione per poter accettare tale “supplica”, debbano fare tre richieste irrinunciabili e cioè: “celerità nell’ erogazione dei fondi ai cittadini ed imprese attraverso una sorta di diktat al sistema bancario, invitandolo ad essere meno rigido pena la nazionalizzazione del sistema stesso; ciò non esime lo stato dalla creazione di una banca pubblica di garanzia.

Seconda richiesta: revoca di tutti i provvedimenti restrittivi inutili e ripristino sic et impliciter di una vita normale ergo: “fine dello stato emergenziale e della dittatura sanitaria”.

Terza sciogliere tutte le task force e comitati tecnici scientifici ed accertare la verità sulle cure del virus attraverso una commissione d’inchiesta scientifica costituita da medici, virologi e scienziati super partes; che ragionano secondo coscienza e sotto giuramento di Ippocrate e non secondo i dettami dogmatici delle lobbies.

Ovviamente va da sé l’alleggerimento della pressione fiscale per tutti e non per pochi.

Queste tre semplici ma, irrinunciabili  richieste a mio parere, potrebbero essere un buon punto di partenza per poter avviare quel processo di unità nazionale auspicato dal capo dello stato e potrebbero offrire all’ opposizione l’occasione propizia per smascherare mister fantasy e i suoi accoliti ed inchiodarli alle proprie responsabilità di fronte ad una nazione da essi stessa ridotta ad uno stato pre-fallimentare e “pre-troika.”

Punto di domanda: “chi ha interesse a commissariare l’Italia?”

A questo interrogativo dovrà rispondere il governo.

Mimmo Lastella scrittore e opinionista