Ferrarotto, critiche per la sfilata dedicata ai cattivi dei cartoons

Lo stilista sedicenne dopo la sfilata è uscito dal dietro le quinte come una star a prendersi gli applausi del pubblico: passo deciso, look total black con capelli tinti di bianco, camelia bianca, farfallino e sneakers, il sorriso sicuro che nascondeva una grande paura visibile sul suo viso ancora brufoloso.

Il torinese Lorenzo Ferrarotto, ha presentato la sua collezione «Face to face» ai Magazzini Devalle, nella serata inaugurale di Torino Fashion Week ed è stata la sua prima sfilata importante.

Ha realizzato i suoi capi rendendo omaggio a cinque grandi della moda: Karl Lagerfeld, Anna Wintour, Donatella Versace, Ric Owens, Coco Chanel. Ha raccolto i commenti più disparati, da «uno schifo» a «geniale», da «visionario», a «lo voglio subito».

Ha cominciato a disegnare vestiti a 9 anni, guardando i cartoni animati, ispirandosi ai cattivi, come il maggiordomo Edgar con gilet e bombetta, o Crudelia De Mon con le sue pellicce e l’aria della moda nell’atelier della nonna Maria Luisa, tra stoffe, filati e macchine per cucire, ha fatto da volano alla sua fantasia e voglia di realizzare.

Questa passione è stata assecondata anche dai genitori che a 13 anni lo hanno iscritto ai corsi di Artenfant della stilista Adriana Delfino. Due anni di studio seguiti da sfilata finale alla presenza di Walter Dang che ne rimase folgorato, sottolineando che nonostante la sua giovane età si intravede una persona che ha ben chiaro ciò che vuole raggiungere e perseguire. Lorenzo potrà essere uno dei prossimi geni della moda.