Treviso: ucraina scomparsa ritrovata morta

A Cornuda in provincia di Treviso Sofiya Melnyk non passava inosservata, aveva quarantatré anni, era bionda, bellissima, avvenente, molto corteggiata e forse troppo invidiata… l’interprete ucraina non si faceva mancare niente, amori intensi compresi.

Scomparsa lo scorso Novembre, è stata ritrovata un mese e mezzo dopo da alcuni cacciatori morta, buttata in un burrone.
Anche la Trasmissione “chi l’ha visto” ne aveva seguito il caso di scomparsa e i fitti intrecci e misteri che avvolgevano la sua vita e l’intera vicenda, la denuncia di scomparsa fatta da uno dei suoi uomini e non dal suo convivente, ritrovato giorni dopo impiccato nella sua abitazione, ma il giallo che ha accompagnato l’improvviso allontanamento di Sofiya si è risolto tragicamente la vigilia di Natale.

Il corpo irriconoscibile e martoriato si trovava in un burrone, in posizione fetale e in avanzato stato di decomposizione, coperto da un sacco nero, è stato notato da alcuni cacciatori in zona Monte Grappa in provincia di Vicenza. Sul posto sono sopraggiunti gli esperti della scientifica che hanno perlustrato la zona, sono arrivati anche i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso e i vigili del fuoco per recuperare la salma della sfortunata ucraina.
Sarà effettuata l’autopsia e l’esame del Dna per il riconoscimento, per ricostruire gli ultimi istanti di vita della donna e per constatare di cosa e come è morta.

Sofiya Melnyk conviveva da sedici anni con Pascal Albanese, eppure a metà novembre era stata presentata la denuncia di scomparsa da parte di un’altra persona: un uomo di 70 anni, un geologo che ha rivelato di essere da nove anni l’amante di Sofiya e di essere preoccupato perché non riusciva più a contattare la donna, mentre il compagno di lei continuava a rassicurarlo sul fatto che era tutto sotto controllo e non c’era da preoccuparsi.

La vita intima e privata della Melnyk era un intreccio di relazioni, gli investigatori infatti, avrebbero individuato un terzo uomo: un radiologo, per il quale la donna sembra avesse perso la testa. Negli ultimi tempi Sofiya aveva espresso l’intenzione di interrompere il rapporto sia con Pascal che con l’amante settantenne, era pronta a lasciare casa per vivere appieno la relazione con il medico che l’aveva fatta innamorare, progetto bruscamente interrotto a metà novembre quando la donna è improvvisamente scomparsa.

Molti i misteri, gli intrecci, i colpi di scena, anche giorni dopo la scomparsa di Sofiya, quando dalle forze dell’ordine si è appresa la notizia che il convivente della donna: Pascal, si è impiccato, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e tra gli inquirenti che si ritrovano senza risposte alle tante domande che gli avrebbero voluto porre.
Ora gli inquirenti sospettano che sia stato proprio il compagno l’autore del delitto della bella interprete ucraina, ma il mistero continua a infittirsi di nuovi elementi.