Sciopero generale sì, ma non dimentichiamo (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Premesso che le motivazioni dello sciopero generale proclamato per domani 17 novembre “ironia della sorte venerdì” dai sindacati Cgil e Uil, sono più che sacrosante, ribadisco: “salario minimo, adeguamento di stipendi e pensioni al carovita e in genere contro la manovra economica del governo che, detto papale papale, avvantaggia i ricchi e da il contentino ai poveri”, premesso altresì che lo sciopero, è un sacrosanto diritto del lavoratore e che nessun Salvini di turno, può affossare e delegittimare pur di mascherare i propri fallimenti e mettere in evidenza la smania di ottenere pieni poteri, che non gli sono riconosciuti in un paese democratico, occorre rimarcare e ricordare un dato di fatto; e cioè: “quegli stessi sindacati che oggi proclamano lo sciopero generale, ieri e ieri l’altro, avallavano i governi Conte e Draghi nel porre in essere provvedimenti a dir poco ignobili nei confronti della classe operaia, in nome e per conto di una pandemia che poi, si è rivelata essere curabile  come una normale influenza, condannando a morte una marea di gente, in nome e per conto di un vaccino sperimentale, reso obbligatorio per compiacere big Pharma e comparizzie varie affine, sieri che stanno producendo altrettante morti improvvise.

Questi qua, hanno permesso ai signori padroni di attuare l’infausto ricatto della tessera verde, nei confronti della classe lavoratrice pena il licenziamento. Non dimentichiamo che il compagno Maurizio Landini, si presentava al cospetto dei lavoratori, come il salvatore della patria, il Di Vittorio degli anni duemila; tanto da immaginarlo come probabile leader di uno schieramento di sinistra alternativa al PD, ma aimè, si è rivelata l’ennesima delusione, tant’è che Giuseppe Di Vittorio, a quest’ora si sta rivoltando nella tomba.

Infine, non va dimenticato che Lorsignori, hanno dato il tacito consenso al distanziamento sociale di Hittleriana memoria, trasformando gli stessi lavoratori in gendarmi della mascherina obbligatoria sui mezzi pubblici, creando odio sociale e terrore fra i cittadini, tutt’oggi esistente.

di tutte queste nefandezze e di altre avallate in passato come: il Jobs act e i contratti Cococo; costoro, dovrebbero chiedere scusa prima di parlare di diritti.

M. L. “scrittore e opinionista”