Peppino Gagliardi: “addio alla voce nervosa (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Una delle voci più iconiche degli anni 60/70, è venuta a mancare lo scorso 9 agosto.

Si tratta del cantante e compositore napoletano Peppino Gagliardi.

Nato a Napoli nel popolare rione Vasto, comincia a suonare la fisarmonica sin da bambino, per passare poi alla chitarra e quindi al pianoforte. La sua carriera inizia da adolescente, con un complesso che chiama I Gagliardi, giocando con il suo cognome, e che ottiene successo nelle esibizioni dal vivo a Napoli e nei dintorni.

Nel frattempo, scrive le musiche delle sue prime canzoni, a cui abbina i testi di un suo amico, Gaetano Amendola, a volte scritti in napoletano, che sono caratterizzati da una ricercatezza e da una poeticità raffinata. All’inizio degli anni Sessanta, dopo molta gavetta e serate, Peppino viene scovato dall’etichetta napoletana Zeus.

Più tardi fonda una casa discografica tutta sua: “la PG records”

Fra i suoi brani di spicco ricordiamo: “Settembre, Come le viole, Ti Amo e ti amerò, quest’ultima interpretata anche da Little Tony e un’interpretazione particolare del celebre brano napoletano “A voce è mamma, scritto da Carbone e Genta.” La quale intro recita: “guaglù, arritiratv’ à cas’, nun sentit’ è voc’ dint’ à nuttat’, song’ è voc’ è tutt’ è mamm’, è mamm’ cà s’è chiamm’n’ è figl’ à ser’ sultant à voc’ è mamm’, nun à pozz’ chiù sentì!”

Da ultimo, voglio ricordare un altro brano struggente di Peppino “che vuole questa musica stasera”.

Fu definito “voce nervosa” per via della timbrica molto forte.

M. L. “scrittore e opinionista”.

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