Nel nome del figlio: un ritorno alle origini

La mia ultima fatica letteraria, segna un po’ un ritorno alle origini, ovvero a quando nel 2010, riscoprendo una antica passione per il porno e il sesso in genere, iniziai a trasformare questa mia passione, in qualcosa di più concreto; e fu cosi che nacque lo scrittore hard Mimmo L scrittore hard production.

Ascoltando il suggerimento di una grande casa editrice a luci rosse “oggi non più esistente”: la Puleio press editrice delle più celeberrime collane di narrativa erotica dell’epoca: “tabu, Afrodite e il libro del peccato; nonché del mensile lettere intime”, pensai bene di affrontare un argomento spinoso, immorale ma nello stesso tempo intrigante ed eccitante , un argomento fra i più seguiti dagli appassionati di cinema hard e letteratura erotica e cioè: “sua maestà l’incesto, prediligendo il rapporto madre figlio o il lesbo- incesto madre figlia. Assumendomene per intera la responsabilità di tale atto impuro; tant’è che, fui giudicato dai bigotti e falsi perbenisti, un indegno, uno che non poteva essere candidato a rappresentare le istituzioni perché sostenitore della violenza fra le mura domestiche , un sostenitore del bunga bunga berlusconiano; nonostante all’epoca, mi candidai alle elezioni comunali della mia città, con il centrosinistra; ma si sa la cultura catto-integralista e familista italiana, è fatta cosi; approvano gli argomenti di mafia, camorra e violenza in genere trattati da Saviano, altro comunista col Rolex e si scandalizzano per gli argomenti di sesso, erotico-pornografici; dove almeno lì, non si ammazza e non muore nessuno; anzi ci si diverte “ovviamente fra maggiorenni e consenzienti”.

Successivamente “complice anche la rete”, misi un po’ da parte tale tema <salvo qualche piccola incursione> per trattare argomenti hall sex, etero, BDSM ECC.

Per poi riscoprirlo in questo mio ultimo romanzo; dove si narra la storia di una madre: “Marilena”, una  donna separata ma sessualmente inappagabile, cattolica praticante che viene “a suo dire istigata da Satana a sedurre il figlio Alessandro; il quale a sua volta, fa di lei la sua schiava e concubina.

Un romanzo di otto capitoli ricco di situazioni bizzarre ed inverosimili; una fra tutte: “scopata  ‘ngoppa à tomb’ è zì Gennar’ cap VI” dove essa, accompagnata dal figlio, si reca a far visita ai defunti in un dì di novembre; giunti alla tomba di un suo zio “fratello del padre”, improvvisamente si ricorda di aver avuto in passato rapporti intimi con lui, storia che ovviamente racconta al figlio; ma ecco che arriva Satana a fare il suo lavoro d’istigazione; vi lascio immaginare il seguito che scoprirete leggendo il capitolo che è in fase di preparazione.

Un romanzo nazionalpopolare ricco di espressioni goderecce in dialetto napoletano; in quanto, è ambientato in un paesino del profondo sud precisamente nell’entroterra napoletano.

Il prologo e i primi due capitoli li potete leggere in fruizione gratuita sul sito: https://raccontierotici.eu/nel nome del figlio; del quale, ringrazio la sua amministratrice l’ottima scrittrice Giovanna Esse per l’ospitalità.

Vi auguro buona lettura e soprattutto buon divertimento sperando che il tutto, sia di vostro “godimento”.

Mimmo Lastella “scrittore narrativa erotica e opinionista”