L’odio, non è né di destra , né di sinistra, è odio

Carissimi lettori, carissime lettrici

Prendo spunto dalla brutta vicenda che ha visto perdere la vita: Willy, il ragazzo di Colleferro e dall’episodio increscioso accaduto a Salvini, per esprimere alcune considerazioni sul concetto di odio, in questi due casi viscerale.

Nel primo caso, non si perde occasione per dare la colpa alla destra e al polverizzato fascismo, “generatori di violenza”; ma, quei quattro balordi di destra e di fascismo, non capiscono, un beneamato, non sanno nemmeno, cosa sia, hanno agito per pura spavalderia, vantandosi di essere esperti in arti marziali, di essere”cicc’ Cappucc’ è Napul’, Hanno agito perché soggiogati da reppers trash estremi che aizzano i ragazzi a commettere atti impuri ; con il dovuto rispetto per quelli sani.

Hanno agito per senso di frustrazione, per noia; eppure, non erano fan di Benito, né di Adolfo; ma di Fedez, con buona pace di Chiara Ferragni.

Nel secondo caso, credo che anch’essa abbia agito per spavalderia, per la smania di far parlare di sé perché di colore.

Non si perde occasione per politicizzare l’odio, un odio che, non è né di destra, né di sinistra, causato da una società ingiusta , che non offre futuro, che classifica i cittadini di serie A e B e dulcis in fundo,  che tende a ridimensionare la cultura del sapere, in nome dell’emergenza pandemica e del Dio business per pochi intimi.

A tutto questo, “signori miei” ha contribuito anche la sinistra; che con le sue scellerate politiche di smantellamento dello stato sociale, ha fatto sì che si producesse nel paese un sentimento di ripudio del proprio simile, di odio verso tutto e tutti, sentimento fatto proprio da una certa destra sovranista, sul quale, ha costruito e costruisce il proprio consenso.

Per non parlare poi, di quegli scalmanati che inneggiando a simboli del passato, seminano odio e violenza anche di tipo razziale.

Per me, l’odio, non ha connotazioni politiche, è odio punto.

A proposito: signori sinistresi, augurare la morte ad un avversario politico, anche quello, è odio.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”