Lina Wertmuller, Paolo Villaggio e la bancarella di mio padre (Mimmo Lastella)

 

Carissimi lettori, carissime lettrici

Voglio raccontarvi un aneddoto molto simpatico su Lina Wertmuller, quando nel 1992, venne a girare nel centro storico  di Corato “la mia città”, la maggior parte delle scene del celebre film: “Io speriamo che me la cavo”, attore protagonista principale: Paolo Villaggio nei panni di un maestro di scuola” il maestro Sperelli”  alle prese con dei ragazzotti napoletani dal carattere difficile.

Ricordo che nella scena finale, venne utilizzato il simulacro della vergine Addolorata, custodita nella locale parrocchia di San Giuseppe, con la partecipazione di alcuni confratelli dell’annessa e omonima confraternita; della quale, chi scrive all’epoca faceva parte.

In quegli anni, mio padre, gestiva  una bancarella di frutta secca, all’angolo di via Duomo, strada principale, adiacente al luogo delle riprese del film, ovvero in Largo Abbazia, storico quartiere, un tempo conosciuto per il proliferare di meretrici storiche del paese.

Fra una pausa e l’altra delle riprese, la celebre regista e il celeberrimo attore, fecero un giro per la città, incrociando la bancarella; che all’epoca  era divenuta, un’istituzione cittadina; e, se non ricordo male, acquistarono anche le nocelle.

Della regista più famosa d’Italia, premio Oscar alla carriera 2019,  scomparsa ieri, mi è rimasto questo ricordo, un ricordo raccontatomi  da mio padre; in quanto all’epoca chi scrive s’affacciava al mondo del lavoro e, di conseguenza, non potette assistere all’evento; in quanto, fuori città; tant’è che per la scena finale, mi feci sostituire da mio fratello.

Riposa in pace Lina, grande maestra e anarchica per principio.

M. L. “scrittore e opinionista”