Finché c’è Speranza c’è restrizione (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Ormai, in tutta Europa e parte del mondo “esclusa la Cina”, il virus , è diventato endemico, ovvero si è presa coscienza che con esso, bisogna conviverci e che i vaccini, sono risultati inefficaci.

 

Ma, c’è un paese, governato da una manica di pusillanimi e incompetenti , dove, il virus, è considerato ancora pericoloso e portatore di morte sicura nonostante le rigide restrizioni e la campagna vaccinale di massa, portata avanti, con metodi autoritari e da terzo reich, “rivelatasi fallimentare”.

Questo paese, situato nel cuore dell’Europa, porta un nome “un tempo glorioso”: Italia,  terra di santi, poeti e scrittori, che un paio di millenni orsono, era sede di Roma caput mundi; ed ora, ha un ministro della salute “non salute”, ignorante in medicina, ipocondriaco e circondato da super-consulenti attori di meroliana memoria, in cerca di sostentamento economico vita natural-durante da parte del cittadino contribuente, un ministro, spalleggiato e sostenuto dall’uomo di Goldman Sachs e da una maggioranza larga che comprende anche i fascio-leghisti, tonnari e bibitari cinque stelle, un tempo sovranisti e anti euro, oggi Europeisti, atlantisti e Draghisti, che invece di pensare a risolvere i problemi che attanagliano la sanità: ospedali mal funzionanti, liste d’attesa lunghissime ed infine rendersi mediatore del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori della sanità privata “scaduto ormai da un quindicennio”, pensa a come rendere la vita impossibile al cittadino che evidentemente esso odia, lanciando la pietra e nascondendo la mano, ovvero facendo finta di eliminare le residue restrizioni “mascherine e green pass”, in realtà solamente in parte sospese visto che, la sharia delle mascherine, è imposta in alcuni luoghi al chiuso es scuole e sui mezzi pubblici, seminando odio e creando una sorta di psicopatia da covid acquisita fra cittadini.

Questa telenovela delle restrizioni, non finirà mai, è una sorta di semaforo lampeggiante, pronto ad essere riattivato all’improvviso e senza che nessuno, se né accorga.

Finché,  abbiamo un siffatto personaggio alla guida della sanità italiana, a dispetto dell’ideologia che professa ”dicesi di sinistra ma pensa reich” e del cognome che porta, ci saranno sempre problemi di restrizioni e obblighi vaccinali inutili.

Parafrasando un vecchio proverbio: “finché c’è Speranza, c’è restrizione.

Buon primo maggio a tutti.

M. L. “scrittore e opinionista”