È nella sovrabbondanza delle forme della carne, il segreto del piacere

Concetto erotico-filosofico che racchiude tutta la sensualità del corpo di una donna prosperosa, nel senso positivo del termine e del comune giudizio.

Le sue abbondanti forme, sono l’essenza primaria del piacere e della lussuria, conducono l’uomo in un mondo erotico fantasioso, scatenando le più inconfessabili immaginazioni, le più bizzarre posizioni kamasutriche.

La libido che può sprigionare una donna in carne o curvy che dir si voglia, a mio modesto parere, non ha confini, ti conduce in un universo hard surreale; costituito da amplessi forsennati, un tantino violenti che culminano in orgasmi paradisiaci, multipli.

La donna in carne, è una creatura naturale che, non ti stanchi mai di contemplare, scrutando nei minimi dettagli ogni parte del suo giunonico corpo ivi compresa la cellulite che si forma sulle immense cosce, sui suoi prorompenti glutei; per non parlare poi del pelo che ricopre le parti intime e le ascelle “sinonimo d’erotismo”, concetto brassiano, espresso dal maestro nel film erotico: “fermo posta Tinto Brass”.

Con il mostrare le sue nudità nature,  Vanessa Incontrada, ha voluto rappresentare tutto questo, ovvero la valenza reale del suo corpo, scevro da trucco e parrucco  da ogni miracolo di chirurgia plastica, mettendone in evidenza pregi e difetti, rendendosi regina dei sogni erotici di chi preferisce donne della sua stazza; ma, tributandosi latrice di un messaggio nei confronti di chi considera dogmatico il mito della gnocca, ovvero che nessuno, può giudicare il corpo di una donna; nemmeno la donna stessa.

Un body positivismo fuori dal politicamente corretto, asfaltando coloro i quali praticano body shening.

Brava Vanessa e: complimenti per il tuo coraggio.

Mimmo Lastella “scrittore narrativa erotica e opinionista”