C’era una volta la befana

Anni addietro, quando si stava bene, quando si stava peggio, mi riferisco agli anni della mia infanzia, s’aspettava con trepidazione, il giorno della befana, per poter ricevere i giocattoli del momento attesi tutto l’anno.

All’epoca, abitavo, con i miei genitori, in un antica casa a metà fra centro e periferia della città, dotata di cucina a vapore; e il giorno prima della festa dell’epifania, volgarmente chiamata befana, mia madre mi raccomandava di andare al letto presto, in quanto, bisognava favorire l’arrivo dell’ultra centenaria vecchina con la scopa; che, entrava in casa attraverso il camino del fracassè per consegnare i regali o, se ti eri comportato male, il carbone.

Il mattino presto, ci si alzava per vedere i doni che la vecchina con la scopa: “i genitori stessi”, aveva portato e con immensa gioia scoprivi che avevi ricevuto i giocattoli tanto desiderati; nel mio caso, erano giocattoli che, mi proiettavano verso il futuro; camion, motocarri ,treni. E in effetti, il destino, ha voluto che, passassi la metà della mia vita futura sulla strada ferrata perché lavoratore pendolare.

Oggi, la befana, ha subito varie trasformazioni; dalle più tecnologiche  per finire al fantasioso mondo dell’eros “sexy befana”, i giocattoli che ti proiettavano verso il futuro, hanno lasciato il posto a strumenti tecnologici quali: “pc, smarthphone, playstation e quant’altro per non parlare poi, del significato erotico che nel tempo la leggendaria attempata con la scopa “simbolo dei bambini, moglie di Babbo natale”, ha acquisito nell’immaginario collettivo adulto.

Infine, la calza piena di cenere e carbone, riservata ai bimbi più cattivelli, ha lasciato il posto ai vari salassi di fine d’anno posti in essere dai governanti di turno, sia di destra che di sinistra che con i vari decretoni, oggi mille proroghe, hanno regalato ai cittadini di questo paese, considerati a tutti gli effetti sudditi e “bambini cattivi” che devono solamente subire le loro imposizioni ed editti; l’ultima castroneria: la restrizione delle libertà personali e l’imposizione della mascherina- Burqa, in nome del virus covid creato ad arte per sfoltire il fastidioso popolo che insidia il loro regno.

Concludo questo mio scritto befanico, con un interrogativo : “ci sarà in futuro, una befana migliore piena di felicità, eros e amore fraterno,  disintegrato dal nuovo ordine mondiale?

“Ai posteri, l’ardua sentenza”.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”