Costretto a difendere Helly Shlein (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Premesso che da un po’ di tempo a questa parte, la sinistra, ha attuato politiche deleterie nei confronti della classe lavoratrice, genuflettendosi alle politiche turbo-capitalistiche e atlantiste, osservando cieca obbedienza alle arti del governo non governo usurario dell’Ue.

Che la neosegretaria del Pd, provenga da certe file aristocratiche della cosiddetta gauche al ragù borghese e se vogliamo radical chic.

Premesso questo, non posso minimamente accettare che la si attacchi e la si critichi solo ed esclusivamente per il suo orientamento sessuale, scatenando le ire propagandiste di chi vuole che l’Italia diventi uno stato di tipo confessionale, basato sulla legenda biblica e sul “sacrosanto patriarcato etero-fecondativo”, relegando gli altri orientamenti sessuali e i diritti individuali della persona a mera questione d’immoralità, giudicandoli contro-natura, rispolverando l’antico motto fascista di razza superiore “bianco, cristiano, apostolico romano e del sessualmente deviato “.

Un leader politico, lo si giudica dai suoi programmi e dalle cose che dice di voler fare ; ad esempio “e questo , è un quesito che pongo ai miei amici cosiddetti antisistema e sovranisti duri e puri”: che cosa ne pensano dell’introduzione di un salario minimo per i lavoratori dipendenti, una misura fortemente osteggiata dal governo Meloni al sol fine di non scontentare quella classe padronale che sugli operai, genera guadagni e profitti?

Che cosa ne pensano del reddito di cittadinanza, lo si vuole abolire del tutto, riducendo i poveri ad ancor più poveri, oppure lo si vuol rendere direttamente proporzionale all’effettiva ricerca di un impiego stabile che consente a quel poveraccio di vivere una vita più dignitosa?

Se la patrimoniale sui redditi più alti serve ad aumentare gli stipendi dell’operaio medio-basso, perché non discuterne?

Ed infine, sui diritti civili e individuali della persona: perché ostinarsi a difendere a spada tratta sul filo del fanatismo religioso di stampo islamista, nel nostro caso di stampo catto-integralista, una posizione “seppur rispettabilissima, “divenuta ormai arcaica qual è il motto: “Dio, patria e famiglia, l’aborto, è un infanticidio e l’eutanasia e una forzatura della mano di Dio ?

Da buon socialista progressista qual è sempre stato chi scrive, pur rimarcando le criticità di una sinistra che al momento, non si può definire sinistra e rimanendo un diversamente sovranista, attendo fiducioso la svolta che Elly Shlein “almeno sui temi etici e sociali”, vorrà imprimere allo schieramento progressista, con buona pace degli oltranzisti che contano quanto il due di picche.

M. L. “scrittore e opinionista”