L’Italia in mano ai “becchini”

Sinceramente, non riesco a spiegarmi per quale motivo “e qual è l’obbiettivo” l’establishment sanitario italiano “mi riferisco alle baronie dei virologi alcuni dei quali diventati assessori alla sanità per volere di un personaggio sempre in cerca di visibilità “mi riferisco allo sceriffo pugliese Emiliano”, si ostinano imperterriti ad elogiare ed invocare  il lockdowun totale, istigando i genitori a non mandare i figli a scuola, erigendosi a becchini della società? “con tutto il rispetto per la categoria e per le imprese di onoranze funebri ; che in quest’ultimo periodo, hanno svolto un ruolo primario nel dare degna sepoltura a tutti quei cari defunti; che accampando la scusa del virus e del contagio ed a causa di DPCM  “giudicati da qualche tribunale illegittimi ed anticostituzionali”, non hanno potuto godere dell’affetto dei propri cari durante il loro ultimo istante di vita, in attesa dell’ultimo respiro e del definitivo trapasso.

Tuttavia, nel mio piccolo e pur non essendo uno scienziato, proverò a dare una spiegazione a tutto ciò.

Credo che la strategia del terrore posta in essere da lorsignori per altro coadiuvati dal sistema dell’informazione di regime “locale e nazionale”, pronta a fare i salame elecchi al vincitore di turno, qualora si dovesse andare ad elezioni anticipate per ovvii motivi di sopravvivenza, è data dal fatto che, bisogna imporre l’obbligo di vaccinazione totale, schedare i cittadini,  renderli robotici e sudditi di un sistema che si basa sullo sfoltimento della popolazione anziana e dulcis in fundo sulla coercizione delle menti al fine di mantenere lo status quo e sancire il principio del queta non movere “ergo tutto cambia per non cambiare nulla.

Ed infine, ho il sospetto che la vaccinazione di massa e la conseguente immunità di gregge, sia una delle conditio si nè qua non, per ottenere i tanto decantati ed osannati recovery fund.

Dunque, il destino dell’Italia e del mondo intero, è in mano ai becchini “non quelli veri”; ma, quelli che pur di ottenere visibilità e magari qualche posticino nelle istituzioni son disposti a tutto, anche ad infrangere il giuramento d’Ippocrate e seminar terrore fra i popoli.

Parafrasando Vittorio Sgarbi, il cittadino, non ha bisogno di becchini; ma di messaggeri di speranza e positività.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”