I Draghi, si mangiano i mostri ma non le leonesse

L’insalata mista, è servita! Il banchiere Draghi, riunisce tutti insieme appassionatamente i partiti fino a poco tempo fa, in lotta fratricida fra loro, dal partito del comico- clown “rischia e nega tutto”, al mostro sacro del sovranismo: “Matteo il citofoniista” per finire al Renzi d’Arabia, il tutto sotto la benedizione solenne di re Sergio e il manto della madonna di Lady Ursula.

Ma, il drago durante il suo festoso cammino, incontra una gentil signora, tanto gentile quanto leonessa nel difendere i suoi principi di sovranità nazionale ed orgogliosa delle sue idee che “ribadisco, esser lontane svariate miglia dalle mie convinzioni libertarie e socialiste”; che pur apprezzando il suo immenso sforzo per dare un governo al paese, riesce a non farsi inghiottire e a resistere alle sue sirene incantatrici.

L’italica sirena, “la definii qualche tempo fa in un mio articolo sempre su questo blog”, è riuscita a mantenere ferma la sua bussola sempre nella stessa direzione: “elezioni, elezioni”, senza farsi travolgere da insidie poltronare e mantenendo vivo e vegeto, il rapporto con il suo elettorato; che un tempo, fu del MSI-DN e di Alleanza nazionale del più moderato Fini.

Ora, lungi da me dall’essere un endorsement nei confronti di Giorgia Meloni e di Fratelli D’Italia, questa mia considerazione, vuol essere un elogio alla coerenza ed alla fermezza di una donna e di un partito che, hanno deciso di anteporre gli interessi personalistici, poltronari e di omologazione al pensiero unico e uniformato, gli interessi generali futuristici, ovvero la necessità di dare al paese un governo vero che faccia rinascere l’Italia e gli italiani a nuova vita, una vita spezzata da una dittatura sanitaria, imposta da un governo teleguidato da un manipolo di virologi e scienziati a senso unico, seminatori di terrore; e la quale maggioranza che lo sosteneva, s’appresta a salire sul carro e fare i salame elecchi al banchiere Draghi e che, pur di salvaguardare le poltrone, è disposta a coabitare con il sovranista e fascista  Salvini e lo “psico_nano” Berlusconi.

Un vero governo, si ottiene e si forma con il consenso popolare e non con manovre e tresche di palazzo.

Con tutto il rispetto e la stima per  il prof Mario Draghi.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”