FI-Lega, federazione contro natura

Carissimi lettori, carissime lettrici

Credo che Silvio Berlusconi; al quale auguro ogni bene riguardo la sua salute fisica, stia per assumere una decisione del tutto contro natura, rispetto  ai principi liberali e moderati, con qualche traccia socialista; sui quali Forza Italia si è basata e si basa sin dalla sua nascita.

L’abbraccio con Salvini, risulterebbe agli occhi dell’opinione pubblica, un abbraccio mortale, un segnale di resa al sovranismo e populismo di lotta e di governo, una mossa strategica che porterebbe il blocco liberal-socialista del centro-destra  ad offuscarsi a tutto vantaggio del blocco sovranista costituito dal tandem SalviniMeloni.

Il principe Macchiavelli “autore dela teoria filosofica del fine giustifica i mezzi”, avrebbe suggerito al buon Silvio di costituire un blocco moderato di centrodestra, costituito da liberal socialisti non allineati al pensiero unico del PD e democristiani , in grado di arginare la spinta sovranista Melo-Salviniana, blocco moderato alleato strategicamente con essi.

Un alleanza politica che si pone l’obbiettivo di risollevare le sorti di questo paese, di riparare ai guasti causati da una sinistra che tutto è all’infuori che sinistra; in quanto, in questo frangente, si è completamente dimenticata della classe lavoratrice; la quale, l’ha abbandonata per abbracciare “o, per essere precisi”, aggrapparsi alla destra Meloniana; che né ha assunto la rappresentanza in toto, sostituendo il PCI  di Berlinguer; che, come attualmente chiede FDI, chiedeva lavoro.

La sinistra di oggi, è una sinistra che, ha sposato in pieno le tesi capitaliste e padronali dimenticandosi dei suoi padri fondatori e dei principi cardini per cui è nata, ovvero i principi marxisti e, “se mi consentite evangelici”.

Per non parlare della mala gestione pandemica degna dei peggiori metodi da terzo reich.

Al centrodestra, qualora risultasse vincente “come lo si evince dai sondaggi”, spetterà l’ardito compito di risollevare le sorti di questo paese e ridiscutere le condizioni della nostra permanenza in Europa, ovvero creare un Europa federale e non di tecnocrati.

Di questo, Silvio Berlusconi, ne deve tener debitamente conto, prescindendo da chi sarà l’asse trainante del futuro governo, a tal proposito, pur rimarcando le distanze ideologiche, non mi dispiacerebbe una guida femminile.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”