La vittoria di Pirro del conte Vanesio

Evviva! Abbiamo i piccioli dall’Europa; 209 miliardi di cui 127 di prestiti; evviva abbiamo sconfitto gli olandesi come in una partita di calcio. Si festeggia con ostriche e champagne, festeggiano tutti anche l’opposizione tranne capitan Salvini; che immerso nelle sue “cazzate”, ha fiutato odor di fregatura; e fregatura est!

Si sta festeggiando la vendita dell’Italia ai Crauty che, hanno fatto da garante ipotecando di fatto il nostro paese, si sta festeggiando lo spettro della troika che in caso di mancata restituzione e lì, pronta ad aggredire come un avvoltoio fa con la sua preda; insomma, si sta festeggiando l’inizio della fine dell’Italia “unita o disunita che dir si voglia”, paese di santi, poeti e pittori, l’inizio della fine del bel paese.

Tutto questo, grazie a un virus e ad un uomo nato dal nulla o meglio dalla mente eccelsa della Casaleggio associati, un uomo che nessuno conosceva ma che tutti conoscevano, ex leopoldino, amico delle alte gerarchie ecclesiastiche, un uomo dai mille curriculum vitae.

Il tutto condito dalla complicità di una pseudo-sinistra che pur di avere un suo posto in Europa, accetta di governare con tale soggetto che, un minuto prima, aveva guidato un governo nel quale c’era un uomo che chiedeva pieni poteri. “Mussolini” docet.

Ma chi metterà le mani su questi soldi?

Beh, non certamente le famiglie e i lavoratori che continueranno a non arrivare a fine mese e continueranno ad indebitarsi; a questi, arriveranno solo briciole che cadranno dalle tavole imbandite dei padroni del vapore.

Bravo conte Vanesio, bravo Pd!

Avete fatto la più grossa operazione di svendita totale di un paese, di quel paese che un tempo, aveva Roma caput mundi e che oggi rischia di precipitare nel baratro grazie a voi, ai vostri accoliti e le vostre comparizzie in Europa.

Bettino Craxi, si sta rivoltando nella tomba perché, si stanno avverando le sue profezie. Ovvero “per l’Italia, l’Europa sarà un inferno.”

Complimenti conte Vanesio per la sua vittoria di Pirro benedetta dal silente Mattarella.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”