Non è l’arcobaleno che insidia la famiglia

Carissimi lettori, carissime lettrici

Prendo spunto da un episodio accaduto qualche giorno fa a Lizzano, piccolo comune di diecimila anime in provincia di Taranto, in Puglia, la mia amata Puglia; che riassumo brevemente.

Accade che la parrocchia locale, organizza un incontro di preghiera contro, udite, udite: “la legge che minaccia ed insidia la famiglia, ovvero la legge sull’omotrasnfobia”.

Un gruppo di cittadini, organizza una manifestazione arcobaleno, di fronte alla su citata parrocchia; ma, qualcuno chiama i carabinieri. Ed è a quel punto che, interviene lei, la sindaca Antonietta D’oria, con un fermo intervento a favore dei manifestanti e in un certo qual modo contro l’oscurantismo medioevale di certa parte della chiesa cattolica, conservatrice ed anti-Bergoglio.

Voglio solo ribadire a Lor- signori  catto- integralisti che, cosi, si pone in essere una sorta di vangelo deviato; perché, se non vado errato, l’evangelium recita: dice il Signore: “amatevi gli uni, gli altri come io, ho amato voi;” che io sappia senza distinzione di razza, di sesso e soprattutto, senza tener conto dell’orientamento sessuale, mai menzionato nei testi evangelici, né tanto meno nei testi biblici dell’antico testamento.

Egregi signori e signore, non è l’arcobaleno che insidia e minaccia la famiglia tradizionale che ribadisco: “nessuno vuol mettere in discussione o distruggere”; ma, le varie problematiche quotidiane che l’attanagliano, ovvero: “il femminicidio, l’infanticidio, la mancanza di lavoro e la dipendenza da ludopatia ecc.”

Per queste cose, dovreste organizzare incontri di preghiera e dire messe affinchè, “il Signore onnipotente e misericordioso, per il tramite del suo divin figlio Gesù Cristo, che io ritengo il primo comunista e socialista della storia “ancor prima di Marx”, allontani tali insidie dalle famiglie, tradizionali ed arcobaleno. E non pregare affinché,  i cittadini “dico cittadini”, con diversi orientamenti sessuali dal “natural -etero”, restino sessualmente deviati e per cercar piacere vadano ad appostarsi dietro gli orinatoi dei bagni pubblici, come si faceva nei tempi bui.

In uno stato laico e non confessionale, ogni cittadino, è libero di dichiarare il proprio orientamento sessuale; e pertanto essere tutelato dalla legge.

Amen.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”