Vecchia fiamma (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici.

Chissà perché a volte, riaffiorano nella mia mente “un po’ folle”, vecchi ricordi, vecchi amori, amori che risalgono ai tempi dell’adolescenza, fatta di bell’esperienze in fatto di sesso, di carambolate e bischerate, con donne ritenute icone storiche del meretricio nostrano; più volte, citate e narrate nei miei racconti.

Ma, chi scrive, ha avuto anche bellissime esperienze di tipo sentimentale, esperienze col tempo, cadute nel dimenticatoio; che tuttavia, riaffiorano ogni qualvolta accade un qualcosa di strano, in questo caso, qualcosa di tragico e triste.

“Sarà l’ironia della sorte; in quanto, ho avuto un passato da apprendista necroforo”.

E il caso della mia storia amorosa, con una vecchia fiamma, conosciuta ai tempi della formazione professionale, una dolcissima e solare ragazza di periferia “per dirla con una vecchia canzone di Anna Tatangelo; la quale, s’affezionò a me sin dal primo momento.

Con Serena, “nome di fantasia”,  ci fu una storia molto avvincente e passionale, fatta di avventure pomiciose spericolate sul treno che la mattina, ci portava a scuola.

Col passar del tempo, l’amore ci pervadeva entrambi, fino al culmine del fidanzamento ufficiale.

Ma poi, qualcosa nei nostri caratteri, non funzionò a dovere; e cosi, ci lasciammo, interrompendo un idillio che durava ormai da sei mesi.

Da quel momento, ciascheduno prese la sua strada, incontrando nuovi amori, riponendo la storia vissuta nei reciproci dimenticatoi.

A distanza di circa trent’anni da quell’esperienza, ed a seguito di un evento triste “Serena subisce la prematura dipartita del marito”, riecheggia in me, la strana voglia di cercarla; ma, giuro su Dio, solo ed esclusivamente per esprimerle tutta la mia vicinanza al suo immenso dolore; e magari, chiederle scusa per averla fatta in un certo qual modo soffrire.

“Ho provato a cercarti, ma tu, non ci sei!

Ma se vuoi, son qua, pronto ad aiutarti qualora tu, avessi bisogno e chiederti scusa per averti fatta soffrire!

Sicuramente, avrai saputo dei miei folli scritti sul Dio Eros; ma, non ci posso far nulla, è la mia passione; come, la passione per la politica e la costruzione di un mondo migliore!

Ti saluto con affetto, mia vecchia fiamma Serena, con la speranza di rincontrarti nuovamente; ma giuro solo per prenderci un caffè e se vuoi, rimembrare i vecchi ricordi; che, rimarranno solo ricordi che rinchiuderemo in uno scrigno.”

M. L. “scrittore e opinionista”