Nel 2022 si ponga fine alla liturgia del terrore (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici.

Il 2021, è stato contrassegnato da una liturgia, liturgia che, non ha nulla a che spartire con la liturgia della religione; ma che, è diventata religione: “la religione del terrore del virus, condita dalla narrazione del sacro siero benedetto , laudando sempre sia in secula seculorum amen che alla fine porta alla recita dell’eterno riposo, con ringraziamento sentito delle pompe funebri.

Rito esercitato da un manipolo di scienziati, o presunti tali, che ha come esecutore materiale: il governo cosiddetto dei migliori, capeggiato da un banchiere di Goldman Sacsh; un rito che, ha rasentato e rasenta il fanatismo.

L’auspicio, è che, il 2022, sia l’anno della liberazione dalla tirannide della dittatura esercitata in nome della salute pubblica, salute pubblica che “come scritto nel precedente articolo”, si produce negli ospedali, luoghi dediti alla cura dei malati, malati che, in quest’ultimo periodo, son sbattuti come pacchi postali da un nosocomio ad un altro; cittadini che per ottenere un esame diagnostico o una visita specialistica, son costretti ad aspettare mesi se non addirittura anni; tranne se, non ci si rivolge alla sanità privata. Nel frattempo, sopraggiunge nostra sorella morte corporale.

Mi auguro in fine che, l’anno prossimo venturo, sia l’anno della svolta, l’anno in cui finalmente possa venir data la parola ai cittadini per spazzar via il regime esistente e dare all’Italia, un governo veramente migliore, con un presidente della repubblica che sia il vero garante di tutta la nazione e non solo di una parte “quella vaccinata”e ripristini i diritti costituzionali perduti.

Con questi auspici, auguro un buon 2022 a tutti. Ah, mi raccomando, intimo rosso, zampone e lenticchie, portano bene.

M. L.” Scrittore e opinionista”