Monamour e l’indole “vogliosa” di Annalisa (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

L’ultimo successo planetario di Annalisa Scarrone in arte Annalisa o Nali come la preferite: “Monamour”, parla di una serata all’insegna di divertimento e udite un po’: di sesso di gruppo a 360°; nel quale: “lui bacia lei, lui bacia me e lei bacia me”.

Un incontro lei, lui, lei, lei dai risvolti incandescenti degni di una storia hot alla Tinto Brass o alla Mimmo L come desiderate.

A dire il vero, nel periodo pandemico, un suo singolo: “house party”, divenne oggetto di una mia sexparody nella quale: Adriana, una studentessa universitaria, pur di ammazzare la noia provocata dal lockdown, essendo fan sfegatata di Nali, traendo spunto dal suo ultimo singolo, organizza abusivamente un hot party nella casa dello studente.

Nel brano, la girl, estrinseca tutto il suo essere una femmina da letto in questo caso ligure, desiderosa di esperienze erotiche tridimensionali, che vanno aldilà del tradizionale sesso “lui-lei” che certifica il patriarcato etero a fine procreativo e fecondativo.

Un brano dal sapore libertino; che valorizza il libero esercizio dell’attività sessuale, scevro da concezioni ipocrite e bacchettone; che purtroppo ancora oggi, serpeggiano nella società italica, spalleggiate da un governo che ne fa mera propaganda; ma che, per fortuna, trova riscontro in un esigua minoranza.

In quest’ultimo periodo, la musica sta riscoprendo l’erotismo, un erotismo allo stato puro, condito da un pizzico di pornografia che, ribadisco, essere il suo stadio superiore “filosoficamente parlando”, un erotismo e una pornografia aimè dimenticati e non più fatti oggetto di attenzione da parte della cinematografia dominante e che, non vede all’orizzonte altri eredi post Tinto Brass.

“Ehi, garçon, ho un idea!”

M. L “scrittore narrativa erotica e opinionista”