L’utopia dell’unità dei comunisti (Mimmo Lastella)

Di recente, ho letto di una lettera inviata da alcuni operai al segretario del partito comunista: “Marco Rizzo”; i quali, chiedono a gran voce l’unità di tutti i comunisti, al fine di costituire in questo marasma di forze politiche genuflesse al draghismo e al capitalismo dilagante, una forza politica di sinistra vera, capace di rappresentare le loro istanze, una forza politica “sul modello pci” che rappresenti la nuova classe operaia, privata col tempo dei diritti sacrosanti, conquistati, con anni di lotte, sacrifici e morti.

Un idea nobile, ma di difficile realizzazione; in quanto, i cespugli comunisti italici, soffrono di egocentricità, ciascun cespuglio, dispone di un proprio vangelo marxiano, troskista, staliniano, interpretato a proprio uso e consumo; poi, dobbiamo considerare, quei comunisti, abbagliati dall’antifascismo che, si lasciano ammaliare dalle sirene incantatrici  piddine ; le quali, sfoggiando il mantra: “per battere le destre “fasciste”, li annettono ai loro voleri per poi tradirli, governando addirittura con tali destre fasciste che, si prefiggono di battere; della serie: “sedotti e abbandonati”.

Per creare l’unità dei comunisti, occorre che, ciascun cespuglio, rinunci al proprio io, rinunci a fare la prima donna, mettendo le proprie tesi in una piattaforma comune dei comunisti italiani, ovvero: “la difesa delle classi lavoratrici, l’innalzamento degli umili ed infine l’abbandono definitivo della sirena governista del Pd, abbandonandolo al destino infausto dell’abbraccio con le destre.

Infine, “idea folle partorita da un pazzo come chi scrive, rovesciare lo stato di dittatura tecno-sanitaria, alleandosi con quelle forze sovraniste “che non sia FDI che si battono per il ripristino delle libertà democratiche, calpestate in nome e per conto d’interessi di case farmaceutiche senza scrupoli, usurpate in nome e per conto di una puntura che, si è rivelata, un fallimento,attraverso la costituzione di un nuovo comitato di liberazione nazionale; che ci liberi dal fascismo degli antifascisti e che dia voce alla scienza vera e non addomesticata.

Ergo: “i comunisti, siano l’apripista di un nuovo corso, del sorgere di un nuovo sole dell’avvenire”.

Tutto il resto, è pura fantasia e utopia.

M. L. scrittore e opinionista”.