L’Europa, cambi rotta (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Fossi stato un cittadino francese, mai avrei votato Marine Le Pen, vuoi per le distanze ideologiche abissali, vuoi per la coerenza politica che mi ha sempre contraddistinto, ovvero: “io, ero, sono e sarò sempre un socialcomunista convinto, difensore dell’Europa dei popoli e dei diritti, non di quella finanziaria e delle lobby industriali.”.

Ciò premesso, credo che visti i risultati elettorali “non solo francesi, ”ma un po’ di tutt’Europa ad eccezion fatta per l’Italia, dove l’esercizio di un dovere civico, ha lasciato il posto al mare e al calcio, denotano una certa stanchezza e una certa mal-sopportazione del popolo nei confronti dell’attuale establishment che governa il vecchio continente, la stessa Europa debba cambiare rotta, ovvero la deve smettere con politiche austere e diktat di varia natura, ivi comprese le politiche green che servono solo a foraggiare le grandi lobby del settore.

S’incominci a pensare ad un vero statuto europeo che sancisca uguali diritti per tutti i cittadini, a cominciare da stipendi e pensioni, ad una sanità universale per tutti gli stati membri alla creazione di un governo europeo e a dare al parlamento poteri legislativi; poteri che a tutt’oggi, non dispone.

Ovviamente, bisogna salvaguardare le sovranità degli stati membri, a cominciare da quella monetaria.

L’euro, in vent’anni di vita, si è dimostrata una moneta per ricchi; che, progressivamente, ha impoverito la classe lavoratrice, facendola indebitare e gettandola sull’astrico, decretando il dominio assoluto delle banche sul popolo.

Ma purtroppo, visti i tempi che corrono, ovvero si propaganda il cambiamento per poi, non cambiare nulla, credo che quanto da me scritto, non si avvererà mai, salvo una vera e propria rivolta popolare di tutta la popolazione europea che sancisca una volta per tutte la fine dell’Ue e il ritorno alle sovranità nazionali.

Per me, “cosa buona e giusta”

“scrittore e blogger”