Le censure farlocche di Zuckerberg

Dunque, siamo in un regime censorio senza precedenti  nell’era contemporanea;  alle censure del nuovo ordine mondiale contro chi è in opposizione ai nefasti provvedimenti anti covid, si aggiungono le censure farlocche di un tale e fino a qualche tempo  fa, illustre sconosciuto  al panorama mondiale: “Mark Zuckerberg, reso ricco, famoso e a libro paga delle grandi industrie del web dalla sua celeberrima invenzione, il porto di mare mediatico per eccellenza: face – book.

Questo simpatico signore, con i suoi complessi algoritmi, si diverte a censurare l’opera d’arte per eccellenza: “il nudo corpo femminile,” in nome e per conto del politically correct e dell’anti sessismo propinato da un manipolo di borghesi sinistri radical chic; che da un po’ di tempo a questa parte, dominano il mondo, con le loro teorie fobiche e ossessive sul sessismo, body shening e mercificazione del corpo della donna.

Zuckerberg, invece di trastullarsi a censurare Trump e il nudo femminile, volga un attimo lo sguardo alle centinaia di migliaia d’insulti, minacce e quant’altro propinati ai danni di chicchessia da parte dei cosiddetti heter o, leoni da tastiera che ogni santo giorno, pullulano sui suoi social; quelli sì,  latori di messaggi d’odio, terrore e violenza.

Da che mondo e mondo, il sesso, non ha mai nuociuto alla salute, né tantomeno, ha ammazzato nessuno; anzi, è sinonimo di goduria, divertimento e per chi lo desiderasse di procreazione.

Censurare la foto di un nudo seno femminile, piuttosto che un messaggio dal velato significato pedo-pornografico o revenge porn, è la cosa più farlocca che un fondatore di social-network, possa porre in essere.

Ma si sa, il nuovo ordine mondiale, vuole un popolo di sudditi, ignoranti e bigotti. E Zuckerberg, ne è l’esimio megafono.

Mimmo Lastella “scrittore e opinionista”