Gli Angeli, i demoni e la sinistra moderna (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Premesso che anche chi scrive, ha narrato nei suoi racconti di angeli neri, demoni e sedute spiritiche, ma tale narrazione, era riservata ad un pubblico adulto.

In una recita natalizia serbata ad un collettivo di bambini di scuola elementare “tra le altre cose appartenenti alla scuola Fornelli di Corato, mia scuola elementare che frequentavo da piccolo”, parlare di esoterismo, morte e tutto ciò che ha a che fare con rituali demoniaci che nulla c’entrano con il Natale, non si può né vedere, nè sentire.

Ma tutto ciò, fa parte di una certa cultura sinistra che “ribadisco nulla ha a che fare con la sinistra vera”, tesa ad inculcare nella mente collettiva la strategia luciferina iniziata circa tre anni fa, con l’emergenza covid, facente parte di un disegno ben più ampio che parte da Davos per finire alla matrigna Unione Europea.

Questi esponenti sinistri moderni, si sono fatti affascinare dal neo-turbo-capitalismo; che ha come tattica dominante: “lo stato d’emergenza permanente, attraverso strategie del terrore psicologico permanente che contagia tutti i settori, ivi compresa la cultura e il sapere.

Lorsignori, non hanno più come riferimento ideologico-culturale Marx, Engel e i padri del socialismo democratico, riformista e progressista, ma filantropi come Bill Gates, Soros e tutta la compagnia cantante dei ricconi mondiali che hanno come obbiettivo: “il ridimensionamento della popolazione sottomettendola ai loro subdoli voleri.

Tale ideologia, non ha come punto di riferimento Dio o per essere più pragmatici Gesù Cristo che ritengo essere il divulgatore del socialismo ante litteram; ma, un personaggio astratto di nome Lucifero. Che governa le loro menti a seconda degli interessi corporativi di turno.

Narrare la strategia luciferina come il gender a bambini di scuola elementare, è quando di più criminale una istituzione possa commettere, con la complicità di registi e scrittori incuranti della sensibilità altrui.

Questi signori, chiedano scusa e vadano a casa.

M. L. scrittore e opinionista.