Esplosione San Pietroburgo, 11 feriti: nuovi dettagli sull’ordigno

Torna l’incubo del terrorismo in Russia dopo l’esplosione di un ordigno in un supermercato Crossroads di San Pietroburgo. L’episodio si è verificato intorno alle 19 (ora locale) e secondo quando riportato da alcuni media ci sarebbero almeno dieci feriti. Circa 50 persone sono state immediatamente evacuate dal palazzo in cui si trova l’attività commerciale. Momenti di panico si sono vissuti nell’area interessata dal fragoroso botto. ‘Mi sono avvicinato alla biglietteria ma poi mi sono ricordato di aver dimenticato qualcosa e sono tornato indietro. In quell’istante è avvenuta l’esplosione e si è scatenato il panico con bambini che piangevano e urla di dolore’.

 

 

 

Numerose le testimonianze da parte di persone che hanno affermato di aver visto macchie di sangue sull’asfalto. Un uomo ha riferito di aver ricevuto una telefonata dalla madre. ‘Era terrorizzata, ha detto che era in strada. Mi ha raccontato che c’è stata un’esplosione molto forte e che lei era stordita. Inoltre mi ha detto che lo scoppio ha buttato giù la porta ed ha causato un foro attraverso il quale è fuggita insieme alla cassiera’. Un testimone ha inoltre reso noto che la detonazione proveniva da un armadietto per la custodia delle borse. Gli inquirenti hanno spiegato che a esplodere è stato un ‘ordigno rudimentale’ dalla potenza equivalente a 200 grammi di tritolo a cui sono stati aggiunti chiodi.  Nove dei dieci feriti nell’esplosione sono stati ricoverati in ospedale. Il Presidente Vladimir Putin a metà mese aveva ringraziato Donald Trump per l’aiuto che la Cia aveva fornito all’Fsb per sventare attentati a San Pietroburgo il fine settimana del 16-17 dicembre. Il 15 l’Fsb aveva annunciato l’arresto di diverse persone coinvolte nell’organizzazione degli attentati.