Col fascismo, abbiamo chiuso (Mimmo Lastella)

Carissimi lettori, carissime lettrici

Ormai, il sindacalismo confederale, è ufficialmente morente, imborghesito, assuefatto alle logiche governative e padronali.

E allora per poter tentare di rialzare la testa , ci si aggrappa all’impossibile; prima arruolando i Ferragnez nelle loro fila, poi “complice la campagna elettorale amministrativa” e per tentare di stroncare sul nascere un movimento nato dal basso, il movimento no green pass e provare a neutralizzare le uniche opposizioni presenti nel paese: “Meloni e Paragone”, fanno resuscitare “con la partecipazione straordinaria del ministro Luciana Lamorgese ed alcuni esponenti delle forze dell’ordine infiltrati, il fantasma del fascismo, facendo uscire dalle tombe: “squadristi e uomini in camicia nera, fantasticando sull’unica donna leader di una destra, in ascesa che si richiama ai valori nobili del Msi Dn , definendola una reincarnazione del fascio littoriano del 22; nonostante essa, sia nata nel 1977 e di fascismo, non sa nulla.”

L’unica voce fuori dal coro, è stata quella di Marco Rizzo, leader del partito comunista; il quale, ha sottolineato l’obbiettivo strumentale della manifestazione sugli antifascismi, definendola collaterale al pd e apertamente pro Gualtieri visto che tale manifestazione, si è tenuta nel pieno silenzio elettorale ed in vista dei ballottaggi.

Il sindacalismo confederale, se vuole riacquistare credibilità fra i lavoratori e le lavoratrici, ripensi sé stesso, riacquisti lo spirito combattivo della sinistra che fu, sganciandosi dall’elite salottiera della sinistra borghese e radical chic, perennemente attaccata alle poltrone del potere, disposta a tutto pur di difendere le sue rendite di posizione, anche a governare con Draghi e i presunti fascisti.

I conti col fascismo, gli abbiamo chiusi nel 1945, con la lotta di liberazione nazionale e la resistenza, resistenza che in nome di un virus, voi avete tradito, rendendovi collaborazionisti di un governo diretta espressione dei poteri forti, di bigpharma e che si è inventato lo stratagemma della tessera verde per poter fornire ai padroni il capro espiatorio per decimare il personale.

Un governo che ha un solo interesse: “far fallire questo paese, umiliarlo e consegnarlo al miglior offerente”.

“profezia di Bettino Craxi”

M. L. “scrittore e opinionista”