C’era una volta sua maestà il corteggiamento (Mimmo Lastella)

Nei tempi andati, quando il femministicamente corretto, radical chic e gauche al ragù non era in voga, corteggiare una donna, era di prassi consolidata.

Vi erano i cosiddetti posatori; i quali, si posizionavano alla punta del marciapiede, oppure dinanzi ai bar e quando vedevano una donna o ragazza che passava e spassava, le facevano i complimenti, fischiettando. Se essa ci stava, si fermava a parlare del più e del meno, incluse le presentazioni preliminari di rito.

E così, nascevano gli amori e le avventure occasionali senza un benché minimo di malignità e cultura del sospetto-molesto.

Vi è da sottolineare un dato di fatto e cioè che all’epoca, non esistevano i social, né cellulari, esistevano solo i mitici telefoni fissi di casa, quelli con il famoso disco combinatore e le leggendarie cabine telefoniche. Di conseguenza le azioni di corteggiamento e conquista di una donna ad opera di un uomo, avvenivano attraverso le telefonate, telefonate che il più delle volte, si dimostravano un flop; in quanto, dall’altro capo del telefono ci si trovava di fronte al padre, alla madre oppure al marito della corteggiata; se questa, era sposata.

“Se, non la smetti di sfottere mia figlia, ti ci do un buffettone <schiaffo> in faccia”.

Il più delle volte, ci veniva risposto a noi maschietti.

Per non parlare poi delle bischerate commesse sotto i balconi di casa o davanti alle porte delle abitazioni a pian terreno; dove le ragazze di un tempo, lavoravano al cerchietto o a tombolo per ricamarsi lenzuola e cuscini per il proprio corredo o per il corredo di terzi. “le cosiddette sartine”. Bischerate che molto spesso, finivano a secchiate d’acqua o a ricorsi presso i genitori dei birichini.

Oggi, grazie alle radical chic e gauche al ragù, ma vi è anche da dire grazie al cattivo utilizzo dei social, tutto questo, non c’è più; “come recitava una vecchia canzone di Lucio Battisti:” acqua azzurra, acqua chiara; che si poteva bere con le mani”.

La donna dei tempi moderni è diventata difficile da corteggiare. Oggi basta uno sguardo di troppo, magari benevolo e senza secondi fini, che ti vedi spuntare presunti fidanzati che si trasformano in protettori; i quali, attuano risse anche armate. Per non parlare poi dei banali ed innocui buongiorno condito da labbra rosse e cuoricini in segno d’affetto e stima; che subito ti rispondono con la magica apparizione di ragazzi gelosi.

Il femministicamente corretto, radical chic e gauche al ragù, ipocrita e falso perbenista, ha fatto sì che il corteggiamento, diventasse un atto sessista, maligno e molesto, in parole povere oggigiorno, corteggiare e rimorchiare una donna, è diventato un miraggio “a meno che, non ci sia di mezzo: l’interesse.

M. L. “scrittore eopinionista”