Caso Weinstein: Asia Argento, dalla denuncia agli insulti

La moglie Georgette l’ha lasciato, la stilista Donna Karam l’ha difeso prendendosi insulti via social. Il polverone Weinstein sta assumendo contorni sempre più raccapriccianti con nuovi particolari, polemiche e posizione estreme. Asia Argento ha rivelato di essere stata insultato sul web per aver denunciato lo stupro venti anni dopo. L’attrice italiana ha confermato le indiscrezioni del New York Times ed ha chiesto di essere lasciata in pace. La ‘bomba’ lanciata dal noto giornale americanno è basato su numerose testimonianze, in cui il produttore di film di successo come ‘Pulp Fiction’ e ‘Shakespeare in Love’ è accusato di aver molestato molte donne negli ultimi 30 anni. Weinstein è stato costretto ad ammettere le sue colpe e a scusarsi. Scuse però che non sono bastate ad evitargli il licenziamento dalla società che aveva contribuito a fondare. Lo scandalo ha anche mandato in frantumi il suo matrimonio: la moglie Georgina Chapman ha annunciato l’intenzione di lasciarlo. L’ultima in ordine di tempo ad aver puntato il dito contro l’influente produttor americano è Asia Argento. L’attrice e regista italiana ha raccontato alla rivista ‘New Yorker’ di essere stata costretta ad avere un rapporto orale con Weinsten quando aveva 21 anni. I fatti risalgono alla fine degli anni ’90, nel periodo in cui Argento stava interpretando un ruolo nel film ‘B. Monkey – Una donna da salvare’. L’attrice aveva ricevuto un invito a un party della Miramax, che distribuiva la pellicola, all’hotel di Cap-Eden-Roc, in Costa Azzurra, ma una volta arrivata sul posto aveva scoperto che non c’era nessuna festa. Si era ritrovata così da sola in una stanza d’albergo con Weinstein. Il produttore, dopo essersi complimentato con lei per la sua interpretazione, era uscito dalla stanza. Al ritorno si era presentato in accappatoio, con una lozione in mano, e aveva chiesto all’attrice di fargli un massaggio. Lei aveva accettato suo malgrado ma a quel punto lui l’aveva aggredita costringendola a un rapporto orale. “Ero terrorizzata… è stato un incubo”, ha raccontato l’attrice descrivendo l’accaduto come “un trauma orribile”.

Aveva 22 anni Gwyneth Paltrow quando si trovò costretta a reagire alle pesanti avances di Weinstein. Era stata scritturata per interpretare ‘Emma’ dal romanzo di Jane Austen. Prima che le riprese iniziassero, ha raccontato l’attrice al ‘New York Times’, il produttore la convocò nella sua suite al Peninsula Beverly Hills hotel per una riunione di lavoro. L’incontro cominciò senza problemi, ma a un certo punto Weinstein tentò di metterle le mani addosso invitandola nella camera da letto per un massaggio. “Ero una ragazzina, sono rimasta segnata, ero pietrificata”, ha confessato Paltrow che è riuscita a sottrarsi al brutale approccio del produttore e ha raccontato tutto al suo fidanzato di allora Brad Pitt. L’attore ha affrontato Weinstein. Per tutta risposta il produttore ha chiamato l’attrice intimandole di non raccontare a nessun altro l’accaduto. Negli anni successivi Paltrow ha lavorato ancora con lui, che ha prodotto tra l’altro ‘Shakespeare in Love’, il film della sua consacrazione.

Tra le donne vittime di Weinstein c’è anche Angelina Jolie. L’attrice, riferisce il ‘New York Times’, ha raccontato di aver subito in una camera d’albergo le spiacevoli avances del produttore alla fine degli anni ’90, nel periodo di ‘Scherzi del cuore’, e di averle respinte. “Ho avuto una brutta esperienza con Harvey Weinstein da giovane e, di conseguenza, ho scelto di non lavorare più con lui e ho messo in guardia tutti gli altri dal farlo”, ha detto Jolie. “Questo comportamento verso le donne – ha aggiunto – in qualsiasi campo e in qualsiasi paese è inaccettabile”.

Rose McGowan, star della serie tv ‘Streghe’ e dei film della saga ‘Grindhouse’, è stata tra le prime a rompere il silenzio. L’attrice su Twitter ha pubblicato una sua foto all’epoca dei fatti e ha scritto: “Ecco la ragazza che è stata vittima di un mostro. Ecco la ragazza che avete coperto di vergogna con il vostro silenzio”. Tra le grandi accusatrici di Weinstein, secondo l’inchiesta del ‘New York Times’, c’è anche Ashley Judd, protagonista di film come ‘Il collezionista’ e ‘Colpevole d’innocenza’. Le molestie risalgono a circa 20 anni fa. Il produttore ha utilizzato il suo solito copione per tentare un approccio. Ha invitato l’attrice nel suo hotel a colazione, si è presentato in accappatoio e le ha offerto di farle un massaggio. “Ho detto no molte volte e in molti modi ma tornava sempre a fare nuove richieste”, ha raccontato Judd.

E’ lungo l’elenco delle donne che negli anni si sono trovate a subire le molestie di Weinstein. Da Rosanna Arquette a Judith Godrèche, da Mira Sorvino a Katherine Kendall fino a Ambra Battilana Gutierrez, la modella nata in Italia e con origini filippine, nota per essere finita nello scandalo dei festini di Arcore e come testimone al processo ‘Ruby 2’. La modella ha raccontato di aver subito nel 2015 delle molestie sessuali da parte di Weinstein quando aveva 22 anni. Tra le vittime del produttore non ci sono però solo attrici e modelle, ma anche tante altre donne, assistenti o ex dipendenti