Cari cantanti e cantantesse, se c’era veramente il fascismo? (Mimmo Lastella)

Mai si era vista in una campagna elettorale, una così massiccia presa di posizione di cantanti, cantantesse “e non è un titolo dispregiativo nei confronti di cantanti donna, visto che tale termine, è stato inventato in ilo tempore dalla cantautrice catanese: Carmen Consoli“, contro una forza politica contraria alle loro idee sinistre; e in modo particolare contro la sua leader Giorgia Meloni, rea secondo costoro, di essere la donna in camicia nera, di avere idee oscurantiste e di riportare il paese nel medioevo.

Un modus operandi dell’entourage culturale di sinistra, che ha il semplice fine di catturare il voto giovanile e dei followers dei su citati operatori musicali agitando il ritorno di un fantasma morto e sepolto circa ottant’anni fa, ovvero: “il fascismo” che resuscita ad ogni tornata elettorale.

Ma, se ci fosse veramente il fascismo?

A parte il fatto che sarebbero tutte e tutti diventate/i camerate e camerati, pur di ottenere uno spazio tv nella radio fascista “EIAR”; ma, se qualora fossero rimasti/e delle loro idee, non avrebbero avuto la possibilità nell’Italia dell’era fascista di cantare le loro canzoni, il regime, li/le avrebbe mandati/e a godersi meritate ferie al confino.

Amadeus, sarebbe stato inibito dal regime d’invitare personaggi come Rula Jebreel nel suo Sanremo, pena la defenestrazione; a meno ché, sempre per mantenere i loro contratti, non avessero preso la tessera del partito nazionale fascista.

Cari amici e amiche, per fortuna oggi, tutto questo, non c’è più, c’è la libertà di pensiero e di parola, conquistata nel tempo “anche col sangue”; ma, occorre rispettare le idee e le opinioni di chi, la pensa diametralmente opposto alle vostre; che, ribadisco, non sono il vangelo; ma un modo diverso di concepire il modello di società; che, per quanto riguarda Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, possono sembrare arcaiche e medioevali; ma pur sempre idee.

Consiglio al cantautorato militante di mantenersi equidistante dalla politica; a meno ché, non vogliano scendere in campo e farsi un partito.

M.L.  “scrittore e opinionista”