A far l’amore comincia tu Mimmo Lastella

Carissimi lettori, carissime lettrici

Ormai, della Raffa nazionale, è stato detto tutto ; o quasi.

Io voglio semplicemente sottolineare il fatto che essa, in epoca censoria, è stata la pioniera dell’erotismo nudo e crudo in tv, l’ideatrice del famoso ombelico scoperto; che, col passare degli anni, ha fatto strada, diventando sempre di più stile di vita di ragazze ancheggianti e signore maliziose.

L’erotismo rappresentato nei varietà rivoluzionari di Raffaella Carrà, è un erotismo pulito, non volgare; roba da esteta-voyeur , ovvero da scrutare ed ammirare nei minimi dettagli ed alla fine fantasticarci sopra; detto in parole povere, un erotismo da intenditori e non da allupati mentali.

Tale tipologia d’erotismo, essa, lo ha anche narrato in una delle sue più celebri canzoni: “a far l’amore comincia tu “, recentemente riprodotta dal dj francese Bob Sinclar, in versione remix; in tale testo, si narra un erotismo di tipo sentimentale, non di solo sesso posto in essere da una donna provocatrice.

Ma, la regina del varietà italiano, proprio per il suo essere un soggetto poliedrico artisticamente, è stata il classico esempio di come si può conciliare: l’essere cattolico “devota di padre Pio” e il rispetto per le persone sessualmente diverse; tanto da divenire icona  LGBT  nel pride del 2017, smontando di fatto le teorie medioevali e dogmatiche di santa romana chiesa.

Nonostante, fosse una diva “la diva per antonomasia”, conosciuta in tutto il mondo, essa, se né voluta andare in silenzio, mantenendo il segreto della sua malattia fino all’ultimo secondo, affidando al suo compagno di una vita: Sergio Japino, il triste annuncio della sua dipartita da questa vita terrena, andandosene in un mondo migliore. E, non con onoranze funebri pompose ma, semplici.

“cara Raffaella, ora, hai tutto il diritto di riposare in pace e partecipare come prima donna, alla fiesta celeste danzando, col tuo ombelico scoperto perfetto, con gli angeli e con i santi, rincontrando i tuoi amici di sempre: Corrado, Gianni Boncompagni  e Mike Bongiorno; ma soprattutto colui il quale, sfidando la politica censoria e le resistenze dei bigotti e falsi perbenisti, ti fece ballare il tuca tuca in Rai: il grande Alberto Sordi.”

M.L “scrittore narrativa erotica e opinionista”